La zappa è l’attrezzo agricolo più antico e maggiormente utilizzato dal contadino per lavorare il terreno. L’uomo se ne serviva già nel neolitico, periodo dei primi progressi tecnici, in cui nasceva la levigazione delle pietre e di arnesi taglienti come le asce, le frecce e le lance.
Nello specifico, essa è caratterizzata da una lama di diverse forme, triangolare, trapezoidale, rettangolare, a doppia lama, ossia presentare due grossi denti, detti rebbi, a seconda dell’uso e del terreno da lavorare. Tale lama è ancorata ad un manico che, tradizionalmente, è in legno ma che è possibile trovare anche in plastica o di un materiale più leggero. La lama viene fissata quasi perpendicolarmente al manico grazie a un foro che ospita il manico e che presenta un diametro di 40 mm, mentre il peso dell’attrezzo senza manico oscilla dai 500 ai 1500 gr. Molti sono gli artigiani che si occupano di realizzarne esemplari di ottima qualità.
Sebbene la moderna tecnologia abbia introdotto diversi macchinari per la lavorazione del terreno e per le varie colture, la zappa resta comunque un attrezzo molto utilizzato. Essa ha molti usi, il contadino la utilizza per la vangatura, ovvero per frantumare le zolle durante la preparazione del terreno, per scavare buche e tracciare solchi per la fertilizzazione, per la semina e la piantumazione, per livellare il terreno, rimuovere le erbe infestanti, realizzare canali per l’irrigazione e lo scolo delle acque piovane in eccesso.
Scegliere la giusta zappa è un’operazione importante, bisogna impugnarla per verificarne il peso e la conformazione del manico (assicurandosi che esso sia confortevole ed ergonomico). Questo attrezzo può essere di due principali tipi: una variante grande e una più piccola. Vi è lo zappone, molto più robusto con una lunga lama appuntita, usato per riuscire a lavorare terreni particolarmente duri e sassosi, o per tirare fuori le patate, le bietole e anche altri tipologie di tuberi. Il suo utilizzo, visto il peso, è meno pratico rispetto alla zappa, ma spesso è indispensabile per la lavorazione di quei terreni che si presentano maggiormente aridi e duri.
Vi è poi la zappetta che invece viene utilizzata per diversi lavori di giardinaggio oppure per estirpare, fin dalla radice, l’erba nociva. Quest’ultima viene anche chiamata marrello, ed ha un’ angolazione di 45 gradi rispetto al manico, che serve per fare solchi e rincalzare verdure e tuberi.
Risparmiare al momento dell’acquisto non è una buona idea, allo scopo di rendere il lavoro meno faticoso e meno pericoloso, è importante scegliere prodotti di qualità. D’altronde, il costo non è eccessivo, una zappa rettangolare 15x 20 cm, o delle stesse dimensioni ma con la lama appuntita, senza manico, ha un prezzo che varia i 7 e i 10 euro in base alla qualità del ferro e della lavorazione della lama. Risulta essere possibile trovare zappe di buona qualità in qualsiasi negozio di ferramenta e utensileria dei centri agricoli. In commercio, a un prezzo molto più alto, minimo 200 euro per un prodotto di importazione con limitate prestazioni, e almeno 400 o 500 euro per un prodotto molto più affidabile e di marche conosciute e apprezzate, si trova anche la cosiddetta zappa motorizzata, adatta a apprezzamenti di terra molto vasti. Questa tipologia permette di ottenere una buonissima lavorazione del terreno ad una certa profondità, oltre a rendere il lavoro molto meno faticoso e sicuramente più veloce.
Anche la zappa, come qualsiasi altro attrezzo agricolo, ha bisogno di una regolare manutenzione. Risulta essere necessario pulirla per bene dal terreno attaccato alla lama dopo ogni utilizzo, servendosi dell’apposito nettatoio ovvero una piccola spatola triangolare interamente di ferro.