L’albero di mango è originario dell’Asia meridionale, ma lo si può trovare in molti luoghi con clima particolarmente caldo, come in Australia, nell’ America Latina, nel continente africano e in tutti i paesi all’interno del bacino del Mediterraneo.
Si tratta di un albero sempreverde, dalla crescita rapida, in pochi anni è in grado di raggiungere anche i 25 metri di altezza, con un fusto corto e una chioma estesa e tondeggiante. Verso la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, produce una serie di pannocchie di grandi dimensioni, con fiorellini rosa, bianco o arancio. Sbocciati questi ultimi, nasceranno i frutti dalla caratteristica forma ovale, di colori diversi a seconda della varietà, verde, giallo, rosso, arancio; alcuni frutti possono raggiungere i 400 grammi o anche i 2 kg.
L’albero di mango dovrà essere coltivato in una zona particolarmente soleggiata o parzialmente in ombra, in un clima non troppo rigido, l’albero teme le gelate tardive, o la crescita dei frutti risentirà notevolmente del clima. Anche le piogge non dovrebbero superare i 300 mm annui.
Il mango può essere coltivato secondo due modalità, da un seme oppure mediante un innesto. Nel primo caso, ci vorranno circa 8 anni prima che l’albero produca frutti, mentre con l’innesto ne basteranno 3 o 5. Gli alberi derivati da innesto saranno alti la metà di quelli nati dal seme, meno forti e resistenti ma con frutti più grandi.
Il terreno ideale in cui piantare un albero di mango è smosso, sabbioso e drenato bene, con un pH acido compreso tra 4,5 e 7, con l’aggiunta di torba annualmente che mantiene costante l’acidità del suolo. La profondità minima richiesta è di 90 cm, così da creare spazio sufficiente per la diffusione delle radici. Non è consigliato servirsi di fertilizzanti chimici ricchi di sale, che impediscono lo sviluppo dei frutti. Il periodo migliore in cui piantare il mango è in estate, ma molto spesso bisogna tener conto anche della varietà.
Prima di piantare il seme, bisognerà lasciarlo asciugare per una notte in un luogo fresco, lontano dalla luce diretta del sole. Successivamente, si dovrà aprire il nocciolo con un coltello affilato, e fare attenzione a non tagliare troppo in profondità per non danneggiare il seme interno.
Una volta rimosso il seme, sarà necessario deporlo in un contenitore con del terriccio di qualità, e interrare la parte concava per circa 2,5 cm. Il terreno dovrà essere umido e il contenitore conservato in un posto caldo e ombreggiato fino a che non spunterà il germoglio, ci vorranno due o tre settimane. Per piantare un albero di mango bisognerà rimuovere la piantina dal contenitore e adagiarla nella buca precedentemente preparata, ricoprendola poi col terreno.
Durante il primo anno di vita, sarà utile aggiungere del fertilizzante naturale una volta al mese, unendolo a dell’acqua calda. Nella prima settimana di vita, va annaffiato regolarmente, due cucchiai di acqua al giorno, per poi diminuire col passare del tempo e arrivare a una o due volte la settimana nel primo anno. Le erbacce vanno estirpate regolarmente, ma per prevenirne la diffusione, basterà aggiungere uno strato sottile di pacciame che aiuterà il terreno a trattenere l’umidità. In autunno, dopo la stagione dei frutti bisognerà tagliare i rami a 2,5 cm dal tronco ed eliminare quelli troppo alti o ampi.
Infine, alcuni consigli, allo scopo di assicurarne una crescita ottimale, sarà utile distanziare l’albero di mango di circa 3,5-4 metri dagli alberi circostanti. Sarà importante non annaffiarlo in modo eccessivo per non danneggiarlo, proteggerlo dal gelo invernale avvolgendolo in una tenda o in una coperta. Infine sarà necessario prestare particolarmente attenzione alla comparsa dell’antracnosi, una malattia mortale per l’albero di mango, ai primi segni di macchie nere sui frutti, usare subito un fungicida.