In questa guida spieghiamo come e quando seminare l’aglio
L’aglio è uno degli alimenti più interessanti che esistano in natura e tutti i nutrizionisti più esperti concordano sul fatto che dovrebbe essere portato in tavola e consumato ogni giorno. Uno dei vantaggi dell’aglio è che esso può essere seminato nel proprio orto in modo facile e con soddisfazione, per questo motivo in questa guida vediamo come fare e quando seminare l’aglio per ottenere frutti ricchi di sostanza e di sapore.
I mesi e i periodi migliori per la semina dell’aglio sono Ottobre e Novembre e Febbraio e Marzo, nelle località in cui il clima è più mite va bene anche Gennaio. Anche se il freddo è ancora pungente, ricordate che l’aglio resiste bene fino a temperature di 10 gradi sotto lo zero, anche se quelle ideali sono comprese fra i 12 ed i 23 gradi.
L’aglio non è tutto uguale in quanto ne esistono diverse varietà, bianco, rosa e rosso, tutti ugualmente buoni riguardo al sapore ma con qualità e principi nutrizionali diversi.
Ma veniamo alla semina vera e propria.
Per seminare l’aglio si devono usare gli spicchi che compongono il bulbo.
In pratica, quando adoperate l’aglio in cucina, ricordatevi di mettere da parte gli spicchi più belli e grandi in modo che, al momento di seminare, avrete già a vostra disposizione quanto vi occorre.
Mettete lo spicchio con la punta rivolta verso l’alto di poco sotto la superficie del terreno. Se il terreno è molto argilloso e pesante, è preferibile mettere gli spicchi su dei piccoli dossi così da facilitare il fluire dell’acqua. I bulbilli devono essere posti a 15 centimetri di distanza circa sulla fila lasciando 20 o 30 centimetri tra una fila e l’altra.
Vediamo come deve o dovrebbe essere il terreno e quale risulta essere quello più adatto alla semina dell’aglio.
Per iniziare, non si deve concimare prima di seminare in quanto l’eccesso di humus fa crescere troppo le foglie, ma non i bulbi, che invece limita. Aggiungete pertanto solo torba oppure del compost.
Per favorire ulteriormente la crescita dei nuovi bulbi si può ricorrere ad una specifica operazione chiamata vernalizzazione, ovvero si devono tenere i bulbilli al fresco, oppure in frigorifero, per 8 giorni prima di effettuare la semina, ad una temperatura compresa fra 1 e 10 gradi, poi essi saranno pronti a germogliare con maggiore velocità.
Vediamo ora le eventuali consociazioni.
A beneficiare maggiormente della presenza dell’aglio, come risulta essere noto, sono le rose, in quanto tiene lontani i parassiti, piuttosto frequenti in queste piante, se avete piante di rose dunque, mettetele vicino. Beneficiano della presenza dell’aglio anche le fragole, i lamponi, i pomodori e tutti gli alberi da frutto, mentre si può dire il contrario di fagioli, fave e piselli e, in generale, di tutti quegli ortaggi che per essere coltivati richiedono molta acqua.
Passiamo al capitolo irrigazioni.
Per quanto riguarda l’aglio, esse devono essere scarse quando avviene l’impianto e sospese del tutto prima della raccolta, invece durante il ciclo vegetativo, visto che l’aglio si nutre dell’acqua già presente nel terreno, si deve annaffiare solamente in caso di grave siccità o comunque solo quando il terreno è davvero troppo troppo asciutto.
L’aglio deve essere raccolto quando il tempo è bello ed asciutto e le foglie del tutto secche, con l’aiuto di un forcone si sollevano le piante in modo tale da non strappare il fusto. L’aglio raccolto va ripulito della terra che li ricopre e fatto asciugare al sole, poi va conservato tenendolo a testa in giù in una stanza asciutta e fresca.